COME APPROCCIARSI AL BRAZILIAN JIUJITSU TRA I 18 E 30 ANNI
Un adulto tra i 18 e i 30 anni, neofita nelle arti marziali, che si approccia al Brazilian Jiu-Jitsu (BJJ) dovrebbe farlo con un equilibrio tra entusiasmo e prudenza. Ecco alcune linee guida per iniziare nel modo migliore:
1. Mentalità di crescita
- Il BJJ richiede pazienza e la disponibilità ad imparare gradualmente. Anche se l’età permette una buona capacità di recupero fisico, l’obiettivo principale dovrebbe essere costruire una base tecnica solida.
- Accettare il fallimento come parte del processo è cruciale. Nei primi mesi, è normale essere sopraffatti da compagni più esperti, ma ogni sessione di allenamento è un’opportunità di crescita.
2. Costanza e disciplina
- La regolarità è fondamentale: iniziare con 2-3 sessioni a settimana permette al corpo di adattarsi e assorbire le tecniche. La costanza è più importante dell’intensità iniziale, perché consente di progredire senza sovraccaricare corpo e mente.
- Inizialmente, non è necessario un allenamento estremo. L'obiettivo è mantenere il ritmo senza esaurirsi, aumentando gradualmente l’intensità con l’esperienza.
3. Concentrazione sulla tecnica
- A differenza di molti sport che si basano sulla forza e sull’esplosività, il BJJ premia l’efficienza e la tecnica. È essenziale concentrarsi sul movimento corretto, imparando a sfruttare leve e posizioni anziché affidarsi unicamente alla forza fisica.
- Dedicare del tempo a capire le basi, come la guardia, le transizioni, i passaggi di guardia e le difese, permette di avere un approccio più strutturato.
4. Allenamento con diverse tipologie di partner
- Allenarsi con partner più esperti può sembrare frustrante all’inizio, ma è un’opportunità per imparare. Osservare e chiedere consigli può accelerare il processo di apprendimento.
- D'altra parte, lavorare anche con altri principianti permette di mettere in pratica ciò che si è appreso senza la pressione del livello avanzato.
5. Gestione dell'energia e del corpo
- Un adulto in questa fascia d’età potrebbe essere tentato di spingersi al limite fisico, ma è importante evitare di esagerare all’inizio. Prendersi cura del proprio corpo attraverso un riscaldamento adeguato, stretching e defaticamento è fondamentale per evitare infortuni.
- Se il corpo non è abituato a movimenti di lotta o a pressioni fisiche intense, un approccio progressivo è la chiave per prevenire lesioni e burnout.
6. Imparare a respirare e rilassarsi
- Uno degli errori comuni tra i neofiti è quello di trattenere il respiro o irrigidirsi durante lo sparring. La gestione della respirazione e il mantenimento di un corpo rilassato, anche sotto pressione, sono abilità che devono essere sviluppate.
- Con il tempo, si impara a rimanere calmi nelle situazioni di svantaggio e a risparmiare energia durante l’allenamento.
7. Apprendimento dalle sconfitte
- Il BJJ è un’arte in cui si impara molto dalle proprie sconfitte. Ogni sessione di sparring è un'occasione per identificare errori e debolezze da correggere, piuttosto che un'opportunità per "vincere".
- Adottare un atteggiamento analitico permette di migliorare costantemente.
8. Apertura al feedback
- Un adulto di questa fascia d’età può essere più ricettivo al feedback costruttivo, quindi è essenziale chiedere consigli ai compagni di squadra e agli istruttori per migliorare.
- Essere umili e pronti a correggere gli errori consente un apprendimento più rapido.
9. Attrezzatura adeguata
- È importante avere il giusto equipaggiamento, come un gi di buona qualità per gli allenamenti con kimono e un abbigliamento tecnico per le lezioni di no-gi. Investire in una buona cintura e protezioni (come paradenti) contribuisce anche a prevenire piccoli infortuni.
10. Divertirsi
- Il BJJ è impegnativo, ma deve anche essere divertente. Approcciarsi con il giusto spirito, senza prendersi troppo sul serio, aiuta a rimanere motivati nel lungo periodo.
In sintesi, un adulto tra i 18 e i 30 anni che si approccia per la prima volta al BJJ deve concentrarsi sull’apprendimento graduale, la costanza, la cura del corpo e l’aspetto mentale del percorso. Con il giusto atteggiamento, questa arte marziale può diventare una passione duratura e un potente strumento di crescita personale.